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Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Probabilità di vincita.
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Come giocare i suited connectors (parte 1)

suited connectorsIn molte guide sul texas holdem potrete trovare lezioni sulle starting hands. Normalmente queste vengono divise in gruppi e classificate in base alla loro forza. Troverete, ad esempio, un gruppo con le monster come AA o KK, o un altro con le “trash hands”, quali 7-2 off suited, 8-3 e così via.

Questa suddivisione è per il novizio utilissima, in quanto egli all’inizio non ha ben chiara la forza di una mano e potrebbe commettere errori di inesperienza al tavolo. Avere uno schema ben preciso da seguire è quindi ottimo. Tuttavia, i player più navigati dovrebbero  iniziare a familiarizzare con il seguente concetto: la forza delle mani è relativa.

Questa regola è in particolar modo valida per un gruppo di mani: i suited connectors.

Si definiscono suited connectors due carte dello stesso seme di ordine consecutivo. Esempi di connectors suited sono 7h 8h9s Ts, 4d 5d, Jc Qc.
I connectors suited si suddividono in small, medium o high a seconda del loro valore. Si tratta di mani non semplicissime da giocare e che possono indurre in errori anche i giocatori più esperti.

Particolarmente insidiosi sono gli small suited connectors. Sono al tempo stesso, però, le mani che possono portare le più grandi soddisfazioni.
Giocatori come Doyle Brunson o Gus Hansen, hanno dichiarato che in certi spot e contro certi avversari preferiscono avere tra le mani i suited connectors e non Asso Asso.
Se crederci o meno sta a voi. Non c’è dubbio che avere AA in un torneo nel quale ci troviamo con 15bb sia una manna dal cielo e si pusha felici.  7c 8c invece andrebbero, di norma, foldate.
Tuttavia in un tavolo di cash game, con stack effettivi uguali o superiori ai 100bb, avere suited connectors, in multi-way-pot, è quasi sempre uno spettacolo e forse in quest’ottica l’affermazione dei due campionissimi può spiegarsi molto bene.

Infatti sono mani che ci aprono la strada a tantissimi punti, e che quasi sempre sono punti molto forti e difficilmente leggibili dai nostri avversari.
Con 7c 8c possiamo realizzare: colore, scala, full, poker, trips, doppia coppia.

Tutti questi punti sono sinonimo di guai per i nostri avversari. Anche un buon regular può avere difficoltà a leggere un trips di 7 su flop A77. Se su questo flop uscissimo puntando, quasi certamente egli ci farebbe in mano un asso o una coppia servita.

Non parliamo poi delle soddisfazioni che da floppare una scala in multi-way. Con 3 o 4 avversari nel piatto che hanno rilanciato pre-flop, 7c 8c in mano e 6-9-T al flop, i nostri occhi vedono solo l’immagine dei dollari, come capita a Paperon de Paperoni davanti i diamanti.

È ovvio però che realizzare questi punteggi non è cosa che capita troppo spesso, soprattutto al flop. Per rendercene conto davvero nulla è più utile dei numeri.

Con 7c 8c, abbiamo le seguenti possibilità di floppare:
- doppia coppia: 2%
- trips: 1,35%
- scala: 1.31%
- colore: 0,84%
- full house: 0,09%
- poker: 0,01%.

Facendo un rapido calcolo, con 7c 8c7c8c in mano, al flop sorrideremo il 5,6% delle volte: 1 volta su 18.
In sostanza, non è una pacchia come sembra. Nella maggior parte dei casi, quando in un multi-way pot limperemo sperando di trovare il flop della vita, rimarremo delusi e folderemo le nostre carte.

Molto spesso però, pur non pescando il mostro al flop, potremmo trovare la via di mezzo…un draw. E, per citare un celebre proverbio, qui casca il donk!

Continua nella seconda parte.

  • Ultimo aggiornamento il .