Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Probabilità di vincita.
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Odds e pot odds nel poker

pot oddsSpesso, di fronte ad una puntata dell’avversario, ci si sarà chiesti se chiamare o meno.
Per scegliere tra call o fold ci si può affidare al caso, ma l’unico modo per essere un giocatore vincente consiste nel valutare la situazione come un qualsiasi investimento: ponderando rischio e ricompensa.
Nel poker questa analisi avviene attraverso un confronto tra le odds e le pot odds.

Ecco la regola generale:

se odds  >  pot odds  =  fold
se odds  <  pot odds   =  call

Innanzitutto chiariamo i concetti di odds e pot odds

Odds
Con odds si intendono le probabilità di chiudere il progetto e di ottenere una determinata mano.

Le odds sono il confronto tra i non-outs e gli outs (per una trattazione più approfondita sugli outs si rimanda all’articolo “Calcolare gli outs nel poker”).

Esempio: al flop si hanno 4/5 di colore, nel mazzo ci sono ancora 47 carte, e di queste, solo nove ci fanno chiudere colore, le nostre odds sono 38 (carte non utili) a 9 (carte utili), anche scritto come 38:9 e semplificando circa 4:1, in pratica una carta su cinque ci farà chiudere colore e, per spiegarci meglio, ogni 5 carte una migliorerà la mostra mano.
Quindi, quando scriviamo odds 4:1 si intende dire che per ogni singola carta che ci farà chiudere il nostro progetto ce ne saranno quattro sfavorevoli.

Pot odds
Le pot odds sono il rapporto fra la possibile vincita e la puntata che si deve chiamare per rimanere nella mano.

Per calcolare le pot odds, occorre confrontare Il piatto con la puntata da chiamare.

Esempio:
Supponiamo che il piatto sia 500 e l'avversario punti 100. Si deve puntare 100 per poter vincere 600 (il piatto di 500 e la puntata dell'avversario di 100). Le pot odds sono quindi 600 (quelli che posso vincere) a 100 (che devo puntare), o 6:1.

A questo punto passiamo al confronto tra odds e pot odds con un esempio.
Progetto di scala bilaterale
Carte del giocatore:  4c 5c

Flop 3d 6h Qs

Il piatto è 500 e l’avversario punta 100.

In questo caso le pot odds sono 600:100 e dunque 6:1 (investiamo 100 per poterne vincere 600).
Mentre le odds sono 39:8, circa 5:1 (cioè si completerà la mano una volta su sei).
Cosa ci dice ciò?
Una volta su sei vinciamo 600 mentre le restanti 5 volte perderemo la nostra puntata, per una perdita complessiva di 5*100 = 500.

Quindi sottraendo le perdite al profitto si può ottenere il guadagno netto, che equivarrà in questo caso a:
600 (il piatto) * 1 (la volta che si completerà il progetto) - 100 (la nostra puntata) * 5 (le volte che non si completerà la mano).

Che conclusioni si possono trarre?
Vedere un rilancio avversario in una situazione come questa garantisce dei benefici nel lungo periodo.

La situazione cambia se l’avversario invece di 100 puntasse 200.
In questo caso si dovrebbe investire 200 su un piatto di 700 (500 + puntata avversaria), e si avrebbero odds 700 : 200 e dunque 3,5:1, in questo caso il call comporterebbe delle perdite perché cinque volte su sei perderemmo 1000 e la restante una volta vinceremmo 700, per una perdita di 300.

Ribadiamo allora la regola fondamentale
se odds  <  pot odds   =  call
se odds  >  pot odds  =  fold

E in altri termini: in caso di pot odds più convenienti rispetto agli odds di una mano incompleta, è possibile ottenere profitti a lungo termine. In caso contrario, a lungo termine si accumuleranno perdite.

Vediamo un altro esempio
Si è in heads-up
Il piatto è 1000
Blinds 20/40
Proprie carte 5c 5h
Il board è Ad As 2h
L’avversario punta 40 e si è quasi convinti che abbia l’asso, ed allora cosa fare?
Chiamare.
Il piatto offre pot odds 26:1 mentre le odds sono 23:1 (una volta su 24 si lega full con uno dei due 5 restanti); da ciò si evince che si deve chiamare anche avendo la mano peggiore.
Inoltre, le volte che dovesse scendere il 5, l’avversario sarebbe disposto ad andare all-in con il suo tris, vincendo molto più del piatto al flop.
In questo caso si rischiano chips per vincere non solo quelle che sono nel piatto ma anche quelle che vi finiranno nei giri di puntate successivi, questo concetto viene chiamato implied odds e sono proprio queste ultime a giustificare il gioco con le mani speculative.

Tutto ciò può apparire noioso, non fattibile nell’atto di giocare, ma sono concetti fondamentali, indispensabili, con cui un giocatore che non vuole finire in rovina prima o poi deve confrontarsi. Decidere tramite l’analisi di odds e pot odds è l’unico modo per non farsi trovare impreparati di fronte alle azioni degli avversari.

 

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Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Gioca responsabilmente.
Informazioni sulle probabilità di vincita e sui regolamenti di gioco sono disponibili sul portale www.adm.gov.it e sui siti dei concessionari.

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