Come giocare la bolla nei Sit and Go
Una delle fasi fondamentali di un sit and go è sicuramente la zona bolla, cioè quel momento in cui c'è un solo giocatore che ci separa dai premi.
In questa fase occorre adottare un gioco aggressivo, al fine di massimizzare la possibilità di andare ITM (in the money), ma soprattutto perché in questo modo si mette l'avversario nella condizione di dover essere lui a scegliere se giocarsi il sit preflop o meno.
E proprio in considerazione di ciò ecco le linee guide del comportamento da tenere in questa fase:
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evitare di chiamare gli all-in degli avversari a meno che non si abbia una mano decisamente forte, in quanto un call metterebbe a rischio la nostra permanenza nel torneo e avvantaggerebbe i giocatori che non sono entrati nel gioco.
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Rilanciare con un numero maggiore di mani quando si è i primi ad entrare nel piatto con lo scopo di rubare i bui e gli ante.
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Prestare attenzione ai giocatori con un grande stack in quanto possono chiamare con un range più ampio di mani.
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Sfruttare la situazione quando si ha uno stack grande attraverso un gioco volto ad aggredire gli stack medio-piccoli che tenderanno ad evitare lo scontro con noi nel timore di essere eliminati.
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Se si ha uno stack piccolo aggredire i giocatori con uno stack vicino al nostro.
Osserviamo più nel dettaglio il comportamento da assumere a seconda dello stack che abbiamo davanti:
Zona bolla con uno stack grande
Con uno stack grande occorre mettere pressione a quelli piccoli e medi, evitando al contempo lo scontro con gli stack grandi a meno che non si abbia una mano fortissima.
In questa fase, in cui, come abbiamo appena visto, si dovrà mettere molta pressione ai giocatori che presentano uno stack più contenuto, potrà capitare di trovarsi di fronte ad un contro rilancio di un avversario. In questo caso si dovrà essere pronti ad abbandonare il gioco a meno che non si sia commited nel piatto, e dunque ci si troverà costretti a chiamare per l’importo rimanente.
Quando si gioca contro gli short-stack bisogna stare attenti a non effettuare chiamate rischiose. Immaginiamo che lo small stack faccia un raise di 5x dal bottone e lo small blind foldi. Si è sul big blind e dunque si devono mettere solo quattro blind per chiamare, e dunque le odds sono leggermente inferiori a 2-1 (per approfondire il concetto si rimanda all'art.: Odds e pot odds nel poker). In questo caso la decisione se chiamare o meno deve scaturire da un'attenta valutazione che tenga conto sopratutto del giocatore che si ha di fronte. Occorrerà prendere in considerazione se rilancia spesso da quella posizione ed in questo caso si potrà allargare il range di call, mentre si dovrà restringere se è un player tight.
Necessita stare attenti anche agli avversari che hanno uno stack considerevole o pari al vostro, questi, infatti, potrebbero adottare la stessa strategia. Il questo caso è fondamentale giocare sulla posizione (chi parla per primo), cercando di evitare lo scontro.
Zona bolla con uno stack medio
in questo caso va evitato lo scontro con i grandi stack e vanno presi di mira gli short. In questo caso si hanno maggiori possibilità di gioco ma bisogna sempre tenere in conto da quale posizione e quando effettuare una puntata. Se si effettua con uno stack di circa 15BB un raise standard di 3x (cioè 3BB) ci si potrebbe trovare di fronte ad un re-raise di un giocatore con uno stack superiore. In tale circostanza si potrà fare call solo con ottime mani (AA KK). Effettuare una chiamata con AQ o AK, è da evitare perché ci si troverebbe in una situazione di coin-flip contro tutte le coppie o se non addirittura dominati da mani come AA o KK. Foldare in questi casi è la soluzione migliore soprattutto se c'è un giocatore corto che deve ancora parlare e con ogni probabilità chiamerà con un range più ampio. Qualora, invece, gli stack importanti non sono entrati nella mano si potrà giocare da big aggredendo i corti.
Zona bolla con uno stack piccolo (5 o 6 big blinds)
In questa fase il modo in cui giocate le vostre mani dipende dalla vostra posizione e dall'entità degli altri short-stack al tavolo più che dalle carte che si hanno. Ad esempio, se si è nello small blind e tutti prima di voi hanno foldato e se il big blind non copre il vostro stack di molto è il momento opportuno per andare all-in. Agendo così si metterà l'avversario nella condizione di dover decidere se mettere o meno a rischio il torneo.
Se invece si hanno circa 8 BB si potrà essere più selettivi con le mani con cui giocare; si ha, infatti, ancora uno stack che può permettere un margine di manovra. Procediamo con un esempio: si è di Bottone e il chipleader è sullo Small Blind. Sarà il caso di foldare le carte peggiori di Q10 e giocare con un range che comprende KJ, KQ tutti gli Assi ed ogni coppia.
Nella stessa situazione di sopra ma con uno stack più contenuto (4 – 5 BB) occorrerà allargare un po' di più il range. Aspettare non è la soluzione ottimale perché i blinds vi mangeranno!
Conclusioni
Nella fase della bolla, dunque, sarà essenziale non farsi condizionare dalla paura di essere eliminati e l'obiettivo dovrà essere quello di accumulare chips ed, a tal fine, riassumiamo le linee guida da adottare:
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Evitare di fare call.
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Rilanciate con più frequenza quando si è i primi ad entrare nel piatto.
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Essere più aggressivo se si ha un big stack.
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Limitare i rilanci contro i big stacks.
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Attaccare gli stack più piccoli.
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